Sono i Giorni della merla, i tre giorni – 29, 30 e 31 gennaio – che, per tradizione, si tramanda siano i più freddi dell’anno. Milano svela il suo lato dolce e scalda gli animi con la barbajada, la bevanda dell’Ottocento, molto in voga fino agli anni ’30.
È la prima metà dell’800 quando Domenico Barbaja, garzone dell’allora Caffè Cambiasi – chiamato anche Caffè del Teatro perché accanto al Teatro alla Scala – crea questa bevanda golosa.
Il Caffè, luogo di incontro e ritrovo di cantanti, musicisti, spettatori e impresari – come diventerà negli anni lo stesso Barbaja, che in seguito aprirà anche il suo Caffè dei Virtuosi, nella vicina via Manzoni – brulica di leccornie e dolci da gustare all’ora del tè, accompagnate rigorosamente, come di moda in quegli anni, dalla barbajada.
Pare che anche Vittorio Emanuele I fosse solito fare colazione tutte le mattine con questa bevanda golosa, dopo averla assaggiata una volta in visita nella città meneghina.
Cacao, latte, acqua, zucchero, caffè: sono i semplici ingredienti che rendono unica la barbajada, proposta fredda in estate o calda in inverno con un soffio di panna montata a guarnire. Ma come per tutte le cose semplici, non significa ne sia facile la realizzazione.
Il segreto di una barbajada perfetta, secondo Domenico Barbaja, infatti, risiede nelle corrette proporzioni: 1/3 di cioccolata, 1/3 di caffè e 1/3 di panna montata a impreziosire la superficie di questo tripudio goloso, rendendolo ancora più avvincente, confortevole, appagante.
La barbajada, che rientra nei capisaldi della cucina milanese con la Costoletta alla milanese e il Panettone, è rimasta in voga fino agli anni ’30 dello scorso secolo, per poi andare via via in disuso, tanto che, oggi, chiedendola in alcune delle più rinomate pasticcerie e caffetterie di Milano, in molti non siano nemmeno a conoscenza della sua esistenza o di cosa sia. Fortunatamente ci sono anche realtà che, con entusiasmo e un pizzico di giusto orgoglio, la propongono, tra cui:
- Vergani Milano – Corso di Porta Romana, zona Crocetta
- Pavé – Via Felice Casati, zona Buenos Aires
- Flagship Store Lavazza – Piazza San Fedele, vicino al Duomo
E se più complicato trovarla nei bar, c’è chi ne suggerisce la ricetta originale per farla comodamente a casa propria!
Che ci si voglia cimentare o, come me, si scelga di andarla a gustare comodamente seduti ai tavoli di una pasticceria milanese, da meneghina amo il fatto che la barbajada resti, seppur timidamente, una golosità da assaporare. Golosità che è simbolo della nostra città e che porta con sé i gusti, i profumi, la storia e i fasti della Milano viva, culturale, energica ed elegante dell’epoca in cui, un giorno, un garzone napoletano, in un caffè del centro, ha creato una bevanda che ha attraversato i secoli.
Non resta che gustarla!